una volta preso dalla rabbia volevo esplodere un cazzotto sulla faccia di qualcuno.
sbagliato a prescindere ... ok!
ma lo volevo.
era più forte di me...
un impulso irresistibile al quale non ho saputo rispondere con l'autocontrollo.
risultato?
niente... una piroetta a 360° e fine sull'asfalto di ogni velleità.
poi mi sono calmato.
c'è da dire che avevo 20 anni.
ma non vuole essere una giustificazione. affatto!
credo che in cina si attenda ancora di vedere il fatidico cadavere del nemico scorrere galleggiando sotto i ponti e sull'acqua del tempo.
un esempio forse carino dal quale abbiamo estratto questo principio "mediterraneo" di tipo culinario...:D:P
un piatto freddo.
(metaforicamente mi viene da pensare a una boccetta di guttalax chissà perchè? c'è una chimica nel saper aspettare il momento opportuno?)
a venti anni forse con quel senno di poi l'avrei colpito fra i denti d'avanti e gli avrei fatto male.
ma ero accecato dalla rabbia.
mi è servito pensare spesso a quell' episodio nel tempo.
ho capito che in un altra maniera magari meno eclatante di un "gancio destro" avrei potuto fargli più male oppure fargli capire tutta la mia rabbia.
perchè di rabbia si tratta.
la vendetta la puoi posticipare,... o delegare al tempo
ma solo se riesci a non far "calare il rosso" sui tuoi occhi.
vendicarsi può non essere una gran cosa.
a volte o meglio... quasi sempre non ripaga del male ricevuto.
mizzica! sto per caso dicendo che è meglio rinunciare alla vendetta?.
può solo sembrare rinunciatario ma: essere sbrigativi ripaga?
saluti rancorosi