Allora le interpretazioni sono sostanzialmente 3:
1)L'ALLEGORIA RELIGIOSA, l'opera infatti viene vista come un trattato puritano sulla redenzione dell'uomo dal peccato. I puritani avevano una visione molto semplice della religione. La loro visione era che l'uomo dovesse salvare se stesso dal peccato originale, riconquistando il paradiso attraverso il suo lavoro. L'isola sulla quale naufraga Crusoe in primis un' "isola della disperazione". Ma in modo graduale, attraverso le sue virtu di intelligenza e il duro lavoro Crusoe la trasforma in un paradiso del quale egli stesso e padrone. Essendo un puritano, le credenze religiose di Crusoe sono molto diverse da quelle della religione cattolica. Egli non chiede a Dio la salvezza ma se la guadagna lui stesso.
2)L'ALLEGORIA ECONOMICA, il libro funge anche da allegoria del "capitalismo" dei mercanti,: la mini-civilta, che Crusoe stabilisce sull'isola, e simile alla societa dalla quale egli proviene. Dopo essere arrivato sull'isola egli inizia a "trattarla" come fosse di sua proprieta. Egli costruisce (da solo) una casa con un recinto attorno. Si impone inoltre una dura routine lavorativa, in quanto non ha un capo. Quando incontra il selvaggio Friday, la "assume" come servo. In questo senso Crusoe incarna i valori del "self-made man".
3)L'ALLEGORIA IMPERIALISTA, ultimamente ROBINSON CRUSOE viene considerato un'allegoria dell'imperialismo inglese in quanto tenta di dimostrare la superiorita del bianco e cristiano Crusoe rispetto al selvaggio dalla carnagione scura Friday, che deve essere civilizzato e convertito al cristianesimo. Robinson crede di avere il diritto di considerarsi il padrone dell'isola nonostante Friday vi abiti prima di lui. La sua logica infatti, segue la stessa logica del governo britannico il quale si assicura il diritto di conquistare e controllare l'africa.
SPERO DI ESSERTI STATA UTILE..ME LI DAI 10 PUNTI??!!