Domanda:
Settembre : l'angolo della poesia?
rikitikitawi2000
2006-09-01 01:38:06 UTC
Gabriele D'Annunzio
Alcyone
Sogni di terre lontane

I PASTORI

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?
Quattro risposte:
flavia_2004_it
2006-09-01 01:47:09 UTC
bellissima poesia, grazie per averla riproposta, anche io a volte mi chiedo...perche non sono un pastoree poi mi rendo conto che nel mondo di oggi...governato dal dio denaro anche i pastori non hanno piu la vita di un tempo...
?
2006-09-01 10:22:42 UTC
I miei occhi ricevono

la tranquillità del cielo,

ed ecco che sento passare

in me ciò che sente

un albero le cui foglie,

semiaperte come coppe,

straripano di luce.

Un pensiero torna

frequentemente

nel mio cuore,

come questa bruma

che sfiora i prati,

mescolandosi al mormorare dell'acqua,

agli stanchi sospiri

della brezza.

Immagino d'avere già

vissuto nell'infinito

delle cose di questo mondo

e che, a questo infinito,

ho dato i miei amori

e i miei dolori.

- da Petali sulle ceneri -



Tagore

Ps Trovo che l'immagine delle foglie e della bruma sia molto settembrina;è solo una sensazione...anche se le foglie semi aperte come coppe rimandano alla primavera.....Ciaoooo
°La_Ire°
2006-09-01 09:01:03 UTC
D'Annunzio....che dolcezza.
2006-09-01 09:04:23 UTC
Gia, perché?



Nun te vogliamo a rompece i cojioni

a fracassacce er kazzo co la poesia tua

Ce va più di stà co pecore e montoni

che avè a che ffà co l'animaccia tua.



Li pastori.... tui pe nniente.


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